Scelta del terreno per allevamento lumache
Scelta del terreno per l’installazione di un nuovo allevamento lumache
In questo articolo, fornirò le indicazioni specifiche per poter scegliere il terreno adatto a questo tipo di attività.
Con l’esperienza diretta sul campo, sia nostra che dei migliaia di allevatori presenti in tutta Italia, Albania, Serbia, Grecia e Bulgaria che usano il nostro sistema di allevamento e con l’aiuto della nostra biologa, siamo riusciti a decifrare quali siano le caratteristiche ottimali per un terreno destinato all’ elicicoltura e dell’acqua da impiegare in un allevamento di lumache.
Come accennato nell’articolo precedente, la scelta del terreno da adibire all’allevamento di chiocciole deve avere due caratteristiche fondamentali: non essere argilloso e deve disporre di acqua abbondante e costante tutto l’anno ( 1,5 lt/mq al giorno per 7 mesi).
Nella scelta del terreno è dunque necessario valutarne la composizione chimica (metalli pesanti e diossina), la granulometria (percentuale di limo, sabbia ed argilla) ed il pH. Per quel che riguarda l’acqua, invece, bisognerà effettuare un esame microbiologico (Stafilococchi, Escherichia coli, Listeria, ecc.), la ricerca di sostanze chimiche dannose e il pH.
Andiamo adesso a considerare le singole voci, per capire quali siano i range all’interno dei quali ci possiamo muovere.
Il terreno
– Metalli pesanti e sostanze tossiche:
Questa voce è molto importante, in quanto la chiocciola assorbe tutto quello che è presente nel terreno, anche elementi potenzialmente dannosi per l’uomo; perciò è molto importante cercare un terreno dove i metalli pesanti (Cadmio, Nikel e Rame), nonché la diossina, siano quasi totalmente assenti. Purtroppo quando la presenza di questi elementi è evidente sul terreno, non possiamo far altro che indirizzarci altrove, poiché molto probabilmente nella zona sono presenti fabbriche o fattori inquinanti.
– Granulometria:
La composizione del terreno è fondamentale per la buona riuscita di un allevamento lumache, infatti la scelta deve cadere su un terreno che abbia un contenuto di argilla massimo del 70%, poichè una quantità maggiore determinerebbe problemi di ristagno dell’acqua e conseguente marciume degli ortaggi coltivati.
Al contrario, un terreno molto sabbioso (oltre il 75% di sabbia) porterebbe ad un consumo di acqua davvero molto elevato, con conseguenti costi troppo alti da poter sostenere.
Il terreno ideale per l’allevamento di lumache è un terreno misto, leggermente sabbioso con le seguenti percentuali: sabbia 40%, limo 30% ed argilla 30%. Se ci trovassimo di fronte ad un terreno molto argilloso (70% – 75%) potremmo optare per la realizzazione di canali di drenaggio ed alla lavorazione a schiena d’asino, in modo da drenare l’acqua in eccesso. In questo caso, se il terreno fosse in pendenza, sarebbe l’ideale. Se invece ci trovassimo in un terreno molto sabbioso, potremmo integrare con l’apporto di terra argillosa/limosa da addizionare ma, in questo caso, sono da considerare anche i costi dell’operazione che spesso possono essere proibitivi.
– Il pH:
Questo valore è molto importante in quanto le chiocciole non riescono a vivere bene in terreni con pH alcalino (maggiore di 7); pertanto il range da tenere in considerazione è compreso tra 5 e 7, quindi acido. Il livello di pH è abbastanza gestibile; infatti, se ci trovassimo in un terreno acido (livello inferiore a 7), dovremmo aggiungere carbonato di calcio o anche calce viva per portale più vicino possibile al valore neutro di 7. Se invece, al contrario fossimo di fronte ad un terreno alcalino, potremmo integrare con del concime organico che, avendo di suo un pH acido, andrebbe ad abbassare quello del terreno.
L’acqua
– Esame Microbiologico
La presenza, nell’acqua d’irrigazione, dei batteri sopra elencati può essere causa di problemi sanitari, in quanto queste specie batteriche, e molte altre, sono potenzialmente dannose per l’uomo e di conseguenza devono rientrare nei livelli consentiti dalla legge. In caso di presenza di batteri superiori ai valori indicati dalla legislazione vigente, potremmo realizzare una vasca di decantazione sulla quale intervenire con appositi disinfettanti.
– Il pH
Come per il terreno, il pH dell’acqua deve essere acido e di conseguenza rientrare in un range intorno a 7. La vasca di decantazione può aiutarci anche in questo caso, consentendo l’aggiunta di sostanze acide od alcaline a seconda delle necessità.
– Sostanze dannose:
Spesso, quando vengono effettuate le analisi dell’acqua, si scoprono concentrazioni di sali di un certo rilievo, cosa che ci potrebbe costringere ad optare per la scelta di un altro luogo. Questo perché alcuni Sali, ad esempio elevate concentrazioni di cloruro di sodio, possono nuocere alle chiocciole (Valore massimo ammissibile 2200 µS/cm a 20°). Lo stesso vale per lo zolfo, quando presente in quantità elevata. Anche eventuali minerali e sali potenzialmente dannosi possono essere trattati all’interno delle vasche di decantazione.
In conclusione, la scelta del terreno e dell’acqua che andremo ad utilizzare per la sua irrigazione, dovranno essere valutati con molta attenzione, in quanto i costi di gestione potrebbero lievitare notevolmente e di conseguenza allungare i tempi necessario per l’ammortamento dell’investimento iniziale.
L’ideale sarebbe avere un terreno di medio impasto con acqua sorgiva o proveniente da rete idrica che possa garantire una quantità di circa 1,5 lt/mq al giorno per circa 7 mesi.
Quindi attenzione alla scelta perchè potreste trovarvi in difficoltà già dal primo anno!
Davide Merlino
Lumaca Madonita
L’eccellenza non ha fretta